Il potere della curiosità e della condivisione

Di Marcello Biason, referente Business Unit ESB - pubblicato il 18/10/2024

Il potere della curiosità e della condivisione

Di Marcello Biason, referente Business Unit ESB - pubblicato il 18/10/2024

Di Marcello Biason, referente Business Unit ESB
pubblicato il 18/10/2024

La Business Unit ESB ha pochi mesi di vita ma viaggia a ritmi incalzanti non solo per la densità delle nuove commesse. A dettare il ritmo è la perfetta alchimia che si è creata nel gruppo di lavoro.

La Business Unit ESB ha pochi mesi di vita ma viaggia a ritmi incalzanti non solo per la densità delle nuove commesse. A dettare il ritmo è la perfetta alchimia che si è creata nel gruppo di lavoro, “che sembra un po’ la pubblicità della Benetton”, spiega divertito Marcello Biason, referente del team.

Marcello, 29 anni, Ahmed, 25 anni, Maximiliano, 50 anni, ed Egidio, 46 anni, hanno infatti origini e storie molto diverse alle spalle, espressione di un mondo, geografico e tecnologico, senza confini.

Eppure il mix che hanno creato è paragonabile a “un’unione civile combinata, ma molto ben riuscita” continua Marcello. Provenienti da differenti settori di Side Soft, sono stati scelti per la nuova Business Unit perché tutti e quattro avevano avuto esperienze di sviluppo ESB e nutrivano il comune desiderio di mettersi in gioco all’interno di un nuovo livello aziendale.

Le parole chiave che li caratterizza sono curiosità e condivisione.

“Ci lega la curiosità di entrare nel dettaglio, siamo nella terra di mezzo dello sviluppo e all’inizio del lavoro non abbiamo idea di che cosa succeda nei programmi che chiamiamo o che ci chiamano” spiega Marcello “dopo aver fatto il punto con i capi progetto che ci ingaggiano e aver inquadrato lo strato di sviluppo che sottende il nostro, operiamo una traduzione e una trasduzione: siamo un punto di snodo”.

Tutto questo avviene in una sorta di amalgama operativa. “Sviluppiamo insieme” spiega Marcello “abbiamo una visione condivisa di quello che fanno gli altri, il team funziona con la comunicazione: si alza la mano e si trova insieme la soluzione”.

Funziona anche grazie alle peculiarità individuali. Maximiliano è un “mastino dello sviluppo”, Ahmed è abile nel trovare nuove strade, Egidio svolge la preziosa funzione del jolly, Marcello guida il gruppo con intelligenza e un’irresistibile ironia.

Un ecosistema umano e professionale, che ha anche una sua rappresentazione grafica: “è la lavagna che teniamo in ufficio, su cui tutti scriviamo cose di lavoro e cose personali. Ci serve per tenere traccia di ciò che facciamo insieme, per esplorare le idee e passarle al setaccio: in questo modo arriviamo ai risultati migliori”.

Le abilità del team derivano anche da un lavoro pregresso indirizzato alla creazione della matrice operativa della Business Unit, a cura di Giulia Trevisi, Project Manager, e al coaching tecnico, svolto da Rina Pini, Analista Sviluppatrice, Davide Bettelli, Project Manager, e Stefano Ficarelli, Analista Programmatore.