Quali criticità si possono generare durante i processi di anonimizzazione nell’ambito delle tutele in tema privacy previste nel GDPR?

Abbiamo affrontato la questione nel corso di un duplice intervento, finalizzato ad armonizzare le procedure interessate a interventi di anonimizzazione all’interno dei rami Leasing e Factor di un primario istituto bancario.

La necessità era quella di oscurare in maniera sincrona, sia nei database banca che nei database dei rami Leasing e Factor della banca stessa, le informazioni dei clienti i cui dati, ai sensi del GDPR, dovevano essere esclusi dalle fasi di estrazione ed elaborazione giornaliere o periodiche.

Nel corso del lavoro di ricerca e analisi, abbiamo messo a punto nuovi job automatizzati che, attraverso una serie di istruzioni, erano in grado di incrociare le informazioni con puntualità e precisione, verificando contemporaneamente la presenza nei database di eventuali isolate difformità.  

La fase di sviluppo di queste nuove estrazioni ci ha permesso, da un lato, di rilevare alcune difformità ricorrenti, a fronte delle quali abbiamo provveduto a sistemare i programmi, e, dall’altro, ci ha fornito uno strumento in grado di effettuare controlli precisi per ogni nuova anonimizzazione, in modo da sanare le eventuali difformità sul singolo cliente.

Per realizzare un intervento così configurato, è necessario avere un’approfondita conoscenza funzionale delle procedure, saper formulare correttamente le query e condurre in maniera efficace le verifiche, in un’equilibrata integrazione tra competenze funzionali e tecniche.