In Side Soft si fa team building con gli anni ’80.

“SIDEveGIOCARE” è il nome del progetto informatico portato avanti da un gruppo di lavoro composto dai ragazzi dell’Academy e da figure junior che hanno da poco fatto il loro ingresso nel team di Side Soft.

I quindici partecipanti all’attività avevano una “missione” da portare a termine in orario extralavorativo: creare un cabinato in tutto e per tutto simile ai videogame arcade che quarant’anni fa fecero il loro esordio, cambiando per sempre il modo di giocare.

Il focus del progetto era proprio il gioco, che per noi rappresenta l’esperienza più completa per far emergere i talenti dei singoli e metterli al servizio della squadra.

E dal momento che il gioco è un fatto molto serio, abbiamo impostato il lavoro con un approccio progettuale informatico vero e proprio, strutturando un’articolata attività di team building, speculare a quella messa a punto nei cicli progettuali core.

Sono stati pertanto nominati un Project Manager e i responsabili di attività, addetti all’assemblaggio del cabinet, alla creazione e installazione dell’impianto elettrico e all’installazione e personalizzazione di Retropie. Sono stati quindi creati un gruppo Unit Test, incaricato di individuare eventuali malfunzionamenti, e un gruppo UAT, con il compito di testare il tutto, mettendosi nei panni di un giocatore vero e proprio.

Dopo i sondaggi sulla tipologia di cabinet e di vinili da applicare al cabinato, un ulteriore gruppo ha configurato ogni singola Roms, implementando codice con caratteristiche tali da simulare quello degli anni ’80. L’attività è stata molto apprezzata, al punto che l’intenzione è ora quella di creare una vera e propria sala giochi vintage nell’area relax di Side Soft, dove è già possibile trascorrere i momenti di pausa misurandosi con le freccette e il calcio balilla. Il prossimo step sarà quello di costruire un vero e proprio Flipper digitale.

Tutti i partecipanti al progetto hanno potuto cimentarsi con un autentico approccio progettuale, a partire dal Project Manager, che ha imparato a valutare gli stati di avanzamento, organizzare riunioni e gestire il gruppo di lavoro.

A riprova del fatto che, appunto, il gioco è un fatto molto serio.